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Thursday, April 5, 2018

Probabili forme di vita nell'atmosfera Venusiana

ROMA – Vita nello Spazio? Occhi puntati su Venere.
La densa coltre di nubi del pianeta, tossica per gli esseri umani, potrebbe in realtà essere casa di microrganismi.
E’ quanto emerso da un nuovo studio pubblicato sulla rivista Astrobiology.


Le nubi di Venere

Sebbene la sua superficie sia troppo calda e inospitale per la vita così come la conosciamo, gli scienziati hanno a lungo pensato tra le nubi di Venere possano aver trovato casa i microbi.
Per confermare queste ipotesi, il nuovo studio ha preso in esame le chiazze scure nell’atmosfera venusiana.
Queste potrebbero, infatti, essere causate da batteri in grado di assorbire la luce.
La densa atmosfera di Venere è composta principalmente da anidride carbonica e acido solforico, decisamente inospitale per la maggior parte degli esseri viventi. Ma non tutti.
Esistono alcuni batteri in grado di sopravvivere a condizioni estreme.


Il gemello “mancato” della Terra

Venere è simile per dimensioni, massa e composizione alla Terra.
Tuttavia, ha subito un evoluzione diversa.
Per nostra fortuna, la Terra si trova nella cosiddetta “goldilocks”, una zona orbitale abitabile che ha reso possibile lo sviluppo della vita come noi la conosciamo.
L’atmosfera tossica non è l’unico problema di Venere.
Fortissimo effetto serra, temperature superficiali di 462 gradi Celsius, pressione atmosferica sulla superficie 92 volte quella terrestre.
Condizioni decisamente ostili per la vita.


Vita? Possibile…

Eppure, “Venere ha avuto tutto il tempo di evolvere la vita”, ha spiegato lo scienziato dell’Università del Wisconsin-Madison Sanjay Limaye, che ha guidato il nuovo studio.
Gli scienziati credono che Venere fosse un mondo molto diverso, simile alla Terra, quando era più giovane.
Ha potuto sostenere un clima abitabile con acqua liquida sulla sua superficie per almeno 2 miliardi di anni.
Se pensiamo che la vita microbica ha impiegato circa un miliardo di anni per svilupparsi sulla Terra, non è da escludere che non abbia fatto lo stesso su Venere.



E’ plausibile che questa vita microbica sia migrata verso l’alto man mano che le condizioni sul terreno peggioravano.
Lo studio dimostra che l’atmosfera venusiana ha tutto ciò di cui i microrganismi avrebbero bisogno per sopravvivere. Secondo i ricercatori, una volta raggiunta l’altitudine di 50 km, la pressione scende a circa 1,02 atm, simile al livello del mare sulla Terra.
La temperatura di 60 gradi Celsius è tosta ma tollerabile.

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